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L’amante giapponese, Isabel Allende: recensione dell’ultima storia d’amore dell’autrice cilena

Ecco la recensione di L’amante giapponese, ultimo romanzo di Isabel Allende. L’autrice cilena, come sa chi frequenta questo blog da un po’, è una delle mie autrici viventi preferite. Tuttavia, lo devo ammettere, non la leggevo da molto tempo. Posseggo i suoi ultimi libri, tranne il penultimo, Il gioco di Ripper, ma non li ho ancora letti. Per rendere l’idea, è da quando è uscito L’isola sotto il mare che l’ho messa un po’ da parte. Forse perché Inès dell’anima mia è il romanzo che ho preferito di più, dopo La casa degli spiriti, ed è uno dei più recenti; magari, sentendo i pareri non proprio positivi sui suoi ultimi romanzi, temevo di restare delusa…

recensione l'amante giapponese

Volevo, almeno questa volta, essere tempestiva. Volevo farti leggere quanto prima questa recensione di L’amante giapponese e, ovviamente, volevo leggerlo il prima possibile al di là di questo: ho sentito la vecchia Isabel tornare alla riscossa. Perché quando ho in mano un libro di Isabel Allende so esattamente cosa sto cercando: vicende a tratti improbabili, amori che lo sono ancora di più, legami che non vengono intaccati né da distanze temporali né da distanze geografiche. Forse questo genere non è il preferito da tutti, ma a me piace evadere la realtà così: con un pizzico di “magia”.

Isabel Allende romanzi

L’amante giapponese ha deluso le aspettative? No, non le ha deluse o, per lo meno, non ha deluso le mie. Amiche lettrici, e anche amici lettori, che amate Isabel, è inutile: La casa degli spiriti, Inès, La Figlia della fortuna non sono replicabili. A ben pensarci, non ha molto senso aspettarsi sempre lo stesso grado di intensità e coinvolgimento nelle opere di un autore. Bisogna essere onesti, ed io lo sarò: no, L’amante giapponese non è all’altezza dei romanzi citati sopra. Nonostante questo, ha saputo commuovermi e questo vuol dire che ha toccato le mie corde – il cuore: questo me lo fa apprezzare.

L’amante giapponese racconta una storia d’amore che supera il tempo, supera la lontananza, supera le convenzioni: insomma, è un amore “ultra”, che va oltre. A me, personalmente, questo basta. Magari a te che mi leggi ora no, però questo non vuol dire che non ci sia altro a far apprezzare questo romanzo. L’amante giapponese mette in luce una pagina di storia americana che troppo spesso viene nascosta: il trattamento riservato alla comunità giapponese presente negli USA durante il Secondo Conflitto. Del resto, una caratteristica del realismo magico è quella di raccontare la realtà, nuda e cruda, in ogni caso: la storia conta, sempre. Alla prossima!

Bruna Athena

0 commenti su “L’amante giapponese, Isabel Allende: recensione dell’ultima storia d’amore dell’autrice cilena”

  1. Mi hai molto tranquillizzata a proposito di questo libro. Perché hai espresso le mie stesse perplessità.
    Anche io vivo la stessa paura di aver perso per sempre la cara vecchia Isabel di Inès dell’anima mia e della Casa degli spiriti…
    Ora, quasi quasi, lo leggo (sempre se riuscirà a smaltire la lunghissima fila di libri già da leggere…).
    🙂

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