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Monterosso al Mare: cosa vedere nel borgo,tra spiagge e caruggi

Affacciato su di un piccolo golfo, Monterosso al Mare è uno dei più pittoreschi ed estesi borghi delle Cinque Terre.

Continua il nostro viaggio attraverso le più belle località della Liguria assieme a Ilaria, che conosce bene i borghi marittimi delle Cinque Terre. Questa volta ci parla di Monterosso al Mare, dove io ho trascorso solo poche ore, senza sapere quante bellezze riserva per i visitatori che possono trattenersi per più tempo nei suoi carruggi. Che dire, ti lascio a Ilaria 😉
Ps: leggi gli articoli precedenti, se desideri fare le vacanze alle Cinque Terre, o se vuoi visitare la superba Genova!

Oggi vi parlerò di Monterosso al Mare, accompagnandovi alla scoperta di questo bellissimo borgo. Infatti, molte persone, tra cui amici e conoscenti, mi reputano ormai una vera esperta delle Cinque Terre, tant’è che spesso mi vengono chieste informazioni per visitarle o mi chiedono addirittura di accompagnarle personalmente per trascorrervi qualche giorno insieme. Ovviamente questo non può che essere un onore per me e anche un’occasione in più per tornare dove mi sento come a casa. Senza dilungarmi troppo, ma solo per lasciare a te il piacere della scoperta, vorrei accennare brevemente alle origini storiche del borgo.

Monterosso, Cinque Terre: un po’ di storia


Monterosso al Mare viene citato per la prima volta nel 1056, in un documento di Guido degli Obertenghi, dinastia di origine franca che dominò il borgo fino all’XI secolo. Preda ambita dai Saraceni e conteso da Genova e Pisa, a Monterosso al Mare vengono costruite delle torri di avvistamento lungo la costa. Nel 1254 passa definitivamente sotto il dominio genovese, il quale dà inizio alla vocazione agricola, con le prime costruzioni dei muretti a secco e delle fasce terrazzate per la coltivazione di viti, ulivi e limoni. Tra la fine del 1700 e i primi decenni del 1800, sotto il dominio di Napoleone Bonaparte diventa parte della Repubblica Ligure. Nel 1815 diventa dominio del Regno di Sardegna e successivamente nel 1861 diventa parte del Regno d’Italia. Il nome Monterosso al Mare gli appartiene dal 1863 e diventa parte della provincia della Spezia dal 1923.

Completati i cenni storici, siamo pronti per visitare Monterosso al Mare!

Monterosso al Mare: spiagge, ma anche architettura religiosa, civile e militare


Fra i cinque borghi delle Cinque Terre, Monterosso è certamente il più insolito per la sua conformazione orografica e anche il più esteso. È situato al centro di un piccolo golfo naturale ed è protetto a Ovest dal promontorio di Punta Mesco che lo divide da Levanto. È il primo borgo se si arriva da Ovest, l’ultimo se si arriva da Est.

monterosso al mare spiagge: fegina

Monterosso al Mare è diviso in due parti. La parte nuova è conosciuta con il nome di Fegina, dove troviamo la comoda stazione ferroviaria, punto di arrivo per molti turisti, un’ampia spiaggia con numerosi stabilimenti balneari e il suggestivo lungomare dall’omonimo nome. La parte vecchia, il borgo antico vero e proprio, è raggiungibile dal lungomare di Fegina attraverso un tunnel ciclopedonale. I due centri appena menzionati sono divisi dal Colle di San Cristoforo dove si erge il Complesso conventuale dei Cappuccini e la Chiesa di San Francesco. Il sito fu costruito tra il 1619 e il 1622 e tra le sue opere pittoriche di maggior rilievo vi è una Crocifissione attribuita al celebre pittore fiammingo Anton van Dyck. Nel Complesso dei Cappuccini è stata anche costruita una statua del Santo Francesco, nell’immagine universale che noi tutti conosciamo: quella in cui porge la mano a un lupo. Sempre sul colle di San Cristoforo, sull’estremità del promontorio, si trova la Torre Aurora. Si tratta di una postazione difensiva di vedetta edificata nel XIV secolo dalla Repubblica di Genova per contrastare le incursioni dei Saraceni.

statua di san francesco a monterosso al mare

È proprio in questo sito, dove l’architettura religiosa incontra quella militare, che si può godere un panorama mozzafiato e ammirare la costa delle Cinque Terre a Est, i colori unici del mare che, con le sue incantevoli sfumature, accompagna una vegetazione rigogliosa e ricca di profumi mediterranei. Parola di chi, come me, ha avuto il piacere di sostare e assaporare un paesaggio unico, fatto di stradine, salite e discese che ti conducono ogni volta a un punto di vista differente.

La Statua del Gigante e Villa Montale


Tornando indietro alla zona di Fegina, in direzione del promontorio di Punta Mesco, mi vorrei soffermare su due esempi di architettura civile: la Statua del Gigante, che dà il nome all’omonima spiaggia – la più a ovest di Monterosso – e Villa Montale.

La Statua del Gigante è un’imponente e suggestiva struttura in cemento armato che rappresenta il dio del mare Nettuno. Puoi ammirarla nella sua imponenza, appoggiata su uno sperone di roccia, nella sua funzione di guardiano del mare. In origine la statua, bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale, sorreggeva una terrazza a forma di conchiglia.

cosa vedere a monterosso al mare: il gigante
Foto by Pixabay

Villa Montale è la casa in cui il poeta e Premio Nobel della letteratura italiana Eugenio Montale trascorse parte della sua vita e gran parte delle sue vacanze estive. Da lui soprannominata Pagoda Giallognola o Casa delle due Palme, è ora una residenza privata, quindi purtroppo non visitabile. Ma vale la pena ricordare che Monterosso al Mare e le Cinque Terre con i suoi paesaggi, profumi e scorci, hanno influenzato fortemente le liriche di Montale del suo primo periodo. E per omaggiare e celebrare il grande poeta e quegli stessi luoghi che lo hanno ispirato, è stato fondato il Parco Letterario Eugenio Montale, una vera e propria destinazione turistico-letteraria in cui è possibile immergersi in un percorso suggestivo e percettivo attraverso gli occhi del poeta.

Meriggiare pallido e assorto
Presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi…

Il centro storico di Monterosso


Ma la nostra visita alla scoperta di Monterosso non finisce qui! Dobbiamo ancora addentrarci nel borgo antico, quello che, come accennato prima, si trova al di là del colle di San Cristoforo, quindi verso Est. Una volta usciti dal tunnel che divide Fegina dal borgo antico appunto, trovi davanti ai tuoi occhi una bellissima piazzetta, antistante il mare. A destra della piazzetta puoi proseguire e ritrovarti sul molo di Monterosso e contemporaneamente ai piedi della Torre Aurora. Di fronte alla piazza si estende poi verso Est un’altra piccola spiaggia, nota con il nome di Tragagià. Puoi ammirarla dall’alto, percorrendo la salita dei Cappuccini, che conduce al Complesso di San Francesco, dove la vista del mare con le sue intense sfumature è semplicemente meravigliosa.

centro storico di monterosso

La piccola piazza si snoda verso il centro del paese, permettendo l’accesso al borgo antico. Sarai accolto da un’altra piazza, totalmente ristrutturata dopo l’alluvione del 2011, che ti accompagnerà verso i caratteristici caruggi liguri, dove i colori accesi e variopinti delle case cattureranno i tuoi occhi. Qui si respira un’atmosfera quasi magica, oserei dire – anche molto banalmente – insolita, come se fossi stato catapultato in un luogo ideale, dove il ritmo della vita si armonizza con quello del mare. Tra i pittoreschi caruggi di Monterosso potrai soffermarti e curiosare tra i bellissimi negozi di artigianato locale, come ceramiche, terrecotte, monili e bellissimi accessori personali. Nel frattempo, puoi decidere di degustare i prodotti tipici del luogo in uno dei ristoranti o delle cantine e, perché no, anche acquistarli e portare così un po’ dell’atmosfera monterossina fra le mura di casa. Ti suggerisco la degustazione di alcuni tra i prodotti tipici del luogo: i limoni di Monterosso, le acciughe, lo sciacchetrà – il tipico vino bianco simile al passito, unico nel suo genere. E puoi deliziare il tuo palato con molti altri piatti tipici a base di pesce, indiscusse specialità del luogo.

Il centro storico di Monterosso al Mare merita di essere visitato anche per la presenza di importanti opere di architettura religiosa, a cui mi sembra opportuno accennare:

  • Chiesa di San Giovanni Battista. Costruita fra il 1224 e il 1307, è uno splendido esempio di gotico ligure. La facciata è in marmo bianco e serpentino verde scuro. La pianta basilicale presenta tre navate. Il campanile è formato dall’antica torre medievale di controllo, in pietra verde e a pianta rettangolare.
  • Oratorio della Confraternita dei Neri “Mortis et Orationis”. Si trova dietro la chiesa di San Giovanni Battista e risale al XVI secolo, quando durante la Controriforma, nacquero associazioni di devoti laici che si occupavano di opere di bene. In stile barocco, conserva al suo interno una statua di Sant’Antonio Abate.
  • Oratorio dei Bianchi o di Santa Croce. Situato a destra della Chiesa di San Giovanni Battista, nasce, come la Confraternita dei Neri, nel periodo della Controriforma. Deve il suo nome al colore della veste indossata dai confratelli durante le processioni.

Sagre, manifestazioni e celebrazioni a Monterosso al Mare


Ora desidero parlarti di alcuni degli eventi più significativi che hanno luogo a Monterosso al Mare durate il periodo estivo.

Il terzo weekend di maggio c’è la Sagra del limone durante il quale tutto il paese è addobbato anche dei profumatissimi agrumi. Il 23 e 24 giugno si festeggia San Giovanni Battista, patrono del paese. Durante la prima serata, i bambini bruciano oggetti vecchi nel falò organizzato nella spiaggia Tragagià. La seconda serata vede protagoniste le due Confraternite in processione, accompagnate dalla Banda Monterossina e dai fuochi d’artificio. Nel mentre tanti lumini di cera vengono liberati in mare. A fine giugno si celebra la Sagra delle Acciughe, con banchetti gastronomici e tour in battello per ammirare le lampare. Il 14 Agosto si svolge la Processione dei pellegrini, fino al : i bambini, vestiti con abiti caratteristici dei pellegrini del 1400, vengono portati in spalla durante la celebrazione.

Concludo così il mio racconto sulle cose da vedere a Monterosso al Mare. Spero di aver suscitato in te il desiderio di visitare questo borgo antico e pittoresco. A presto con nuovi racconti sulla Liguria e le Cinque Terre!

Ilaria Bo

 

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