Sei curioso di scoprire cosa vedere a Mantova in un giorno? Be’, ti stupirai: c’è molto più da fare di quanto immagini, in questa meravigliosa città del Rinascimento italiano. Scopriamola insieme!
Alla scoperta di Mantova
Cosa vedere a Mantova in un giorno
Mantova è un centro piccolo, non è difficile individuare un itinerario a piedi per poterne visitare i siti maggiori. Questi ultimi, però, sono tanti: ti ci vuole un po’ di organizzazione per visitarla in un giorno o, in alternativa, in un fine settimana.
In questo articolo, voglio parlarti del centro storico, seguendo un percorso ideale che ha come punto di inizio la stazione centrale. Ad ogni modo, ho allegato a questo blog post anche riferimenti su dove dormire, cosa mangiare e come muoversi in città. Spero di esserti d’aiuto!
Piazza delle Erbe
Piazza delle Erbe è il primo luogo che incontri se la tua passeggiata per il centro storico di Mantova è iniziata venendo dalla Stazione Centrale. Si tratta di un nodo significativo della città, su cui si trova il Palazzo della Regione, con annessa Torre dell’Orologio, e Rotonda San Lorenzo.
La Rotonda San Lorenzo è una chiesa romanica, ormai sconsacrata, oltre la quale inizia il quartiere ebraico di Mantova. Il Palazzo della Regione risale, come primo impianto, all’XI secolo circa. Attualmente non è visitabile, poiché sono in corso lavori di ristrutturazione e lo stesso vale per la Torre dell’Orologio, gravemente danneggiata dal terremoto dell’Emilia. La Torre ospita il Museo del Tempo, dedicato agli orologi e alla misura del tempo. Qualcosa di molto simile l’ho trovato nel Torrazzo di Cremona. Il complesso resterà chiuso fino alla primavera del 2020, ma ti segnalo gli ordinari orari di ingresso, nel caso dovesse ripristinarsi tutto con l’inizio dell’estate.
Palazzo della Regione e Torre dell’Orologio
- Da martedì a venerdì ore 10 – 13/ 15 – 18;
- Sabato e domenica ore 10 – 18;
- Lunedì chiuso
- biglietto 3€
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Basilica di Sant’Andrea
La chiesa è di origine medievale, ma l’unico elemento che ora tradisce tali radici è il campanile. Per il resto, la basilica è rinascimentale, portata a termine secondo un progetto di Leon Battista Alberti. Due cose mi hanno colpito di Sant’Andrea: la bellissima cupola affrescata e il fonte battesimale a terra. In questa chiesa sarebbe custodito il Sangue di Cristo, mescolato a terreno. Non ci ho tenuto minimamente ad approfondire tale faccenda.
Piuttosto, le simmetrie degli esterni e i colori degli interni mi hanno colpita molto di più. Tra l’altro, Sant’Andrea ha la particolarità del fonte battesimale interrato – se non vado errato, era una costante nei luoghi rituali di epoca paleocristiana.
Piazza Sordello
A poca distanza da Piazza delle Erbe, c’è un’altra significativa piazza di Mantova: Piazza Sordello. Su di essa si affacciano il Duomo e il Palazzo Ducale, mentre nelle sue prossimità, presso la Casa del Rigoletto, si trova l’ufficio per le informazioni turistiche e un deposito bagagli. Per la sua centralità e anche grazie alla sua ampiezza, Piazza Sordello è molto frequentata. In essa vi si trovano bar e ristoranti, per cui è uno dei luoghi papabili per assaggiare i piatti tipici della zona.
Il Duomo
Il Duomo di Mantova, ossia la cattedrale di San Pietro è una delle principali attrazioni di Mantova. A me è comunque piaciuta di più Sant’Andrea. Naturalmente, non posso non suggerirti di visitarla se, passando, la trovi aperta. Si tratta di un complesso manierista, quindi di fine Rinascimento, a cui hanno lavorato diversi architetti, tra cui lo stesso Giulio Romano al quale si deve la bellezza di Palazzo Te – di cui ti parlo tra poco.
Il Palazzo Ducale e il Castello di San Giorgio
La visita al Palazzo Ducale è una cosa che ti consiglio di fare. Puoi anche dividerti tra mattina e pomeriggio. Il percorso comprende la Corte Vecchia, la Corte Nuova e Castel San Giorgio. In quest’ultimo, un palazzo che ricorda molto il Castello Estense di Ferrara, si trova uno dei più bei tesori d’arte di Mantova: la Camera degli Sposi. La stanza è decorata con un ciclo pittorico il cui esecutore è stato Andrea Mantegna, nel XV secolo. Credo che la visita all’opera di Mantegna valga l’ingresso al complesso monumentale. Dopo aver visto tanti palazzi, castelli e residenze in giro per l’Italia e l’Europa, diciamo pure che ne ho pieni gli occhi. Cerco qualcosa che mi sappia colpire, per i colori, la maestosità e – se si parla di pittura o scultura – espressività. Tutto ciò non manca alla Camera degli Sposi, ma sono caratteristiche ben più evidenti negli affreschi di Palazzo Te.
Palazzo Te
Palazzo Te risale al XVI secolo. Il suo ideatore è stato Giulio Romano, che si è occupato tanto del progetto architettonico quanto di quello pittorico. A lui si deve la realizzazione della Sala dei Giganti, la più nota opera del complesso. Quest’ultimo comprende numerose sale, le cui decorazioni si riferiscono alla mitologia classica. La Sala dei Giganti, e dal nome lo si comprende, racconta la Gigantomachia e la fa magnificamente: i Giganti sembrano davvero tali, senti che ti stan cascando addosso.
Il capolavoro realizzato da Giulio Romano è meno elegante dell’opera di Raffaello Sanzio, da cui trae ispirazione, ma ben più possente. Senza dubbio, sono pregevoli anche le decorazioni della Loggia d’onore, ma ho apprezzato anche di più il Giardino Segreto con Grotta annessa. Quest’ultima, in particolare, è misteriosa, ma a conti fatti non è stata nient’altro che un bagno. Mi complimento per la resa finale dell’ambiente, comunque!
Dire che ti consiglio visitare Palazzo Te vivamente è riduttivo.
- Lunedì dalle ore 13.00 alle 18.30 (chiude 1 ora più tardi con ora legale)
- Da martedì a domenica dalle ore 09:00 alle ore 18:30
- Biglietto intero 12€
Il Parco suburbano del Mincio
Poco al di là di Piazza Sordello, c’è la Villa Virgiliana. Eh già, non dimentichiamo che il poeta Virgilio nacque proprio nei dintorni di Mantova. La villa è un giardino, niente di così particolare, in cui è stato eretto un monumento al Sommo Vate.
La Villa Virgiliana è deludente, ma alle sue spalle si scende verso il Mincio. Come ti accennavo sopra, Il centro storico di Mantova è circondato dal fiume e dagli specchi d’acqua formati dal principale immissario del Garda. La primavera e l’estate sono le stagioni ovviamente più adatte per visitare il bellissimo Parco del Mincio, che si estende nei dintorni del capoluogo lombardo. È una visita da fare se sei attratto dalle meraviglie naturali dei paesaggi lacustri. L’ho trovato un posto particolarmente rilassante e credo che lo sia anche per gli abitanti di Mantova.
Cosa mangiare a Mantova
Nei dintorni di Piazza delle Erbe e Piazza Sordello ci sono tanti negozi, bar, ristoranti, posti in cui fermarti a mangiare qualcosa al volo o sederti e stare comodo. Devo dire che i prezzi sono tutto sommato onesti. Al contrario di quel che mi è accaduto per un caffè a Roma a Trastevere, non ho dovuto vendere un rene per togliermi uno sfizio in piena Piazza Sordello. Ad ogni modo, alcune piatti tipici di Mantova sono il luccio, i tortellini di zucca e mandorle, il riso alla pilota, la sbrisolona e la torta di tagliatelle.
I tortellini di zucca e mandorle sono una specialità, puoi anche acquistarne a peso e portarteli a casa. Poiché Mantova s’è formata nei pressi del fiume Mincio, non manca il pesce nella sua tradizione gastronomica: ecco perché il luccio con l’uvetta è una pietanza tradizionale. Il riso alla pilota è a base di salamella e formaggio grana: l’unica preparazione che ho potuto gustare, poiché mandorle e uvetta mi sono proibite.
La sbrisolona e la torta di tagliatelle sono dolci, tipo crostata. In realtà, la torta di tagliatelle per me non è una novità: è tra le cose da mangiare a Bologna, infatti è lì che l’ho provata. La sbrisolona è più tipicamente mantovana: dolce semplice e a base di mandorle, si trova sia nel formato maxi che nel formato mini, decisamente più comodo se bisogna portarselo con sé, in viaggio.
Come raggiungere Mantova
La città si raggiunge in treno molto più facilmente da Verona che da Milano: prendi in considerazione questo dettaglio, quando penserai di organizzare un weekend a Mantova. Infatti, da Milano devi comunque passare da Verona, ragion per cui è più comodo arrivare nella città scaligera se vieni da Sud come me. Da qui, per arrivare a Mantova bisogna poi procedere con il treno regionale.
Dove dormire a Mantova
Se Un giorno a Mantova non ti basta, allora so dove puoi andare a dormire: la Casa dell’Architetto. Si tratta di una casa vacanze nel pieno centro della città e da cui puoi raggiungere a piedi i siti di maggior interesse, nonché la stazione ferroviaria. Tra l’altro, è un appartamento decisamente accogliente e suis generis.
Consigli e link utili
Se hai la possibilità di stare per più tempo a Mantova, ti suggerisco due visite nei dintorni diella città: Sabbioneta e il Parco del Sigurtà.
Sabbioneta la cittadina entrata nel 2008 nei beni italiani UNESCO, assieme a Mantova. Da quest’ultima, si raggiunge in 1 ora dal centro con l’autobus della linea UNESCO. In alternativa, c’è il servizio interurbano dell’APAM, che gestisce i trasporti mantovani. La linea UNESCO è attiva da marzo in poi.
Il Parco del Sigurtà è una meraviglia che sorge a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, e dista da Mantova circa 25 km. Puoi raggiungerlo sempre con i servizi di APAM e, naturalmente, in auto. Per visitare il parco, però, devi attendere la fine dell’inverno: in genere apre a marzo e chiude a novembre.
Per quel che riguarda ulteriori informazioni ed eventuali agevolazioni sulle visite, ti consiglio di visitare il portale di Mantova Card.
Per concludere, posso dire che a Mantova tornerei anche per la terza volta. Prima di tutto, Mr. S non ci è mai stato; in secondo luogo, non ho visitato ancora due siti: il Teatro Bibiena e la Casa del Mantegna, ma anche la stessa Sabbioneta e il Parco del Sigurtà.
Tornerei a passeggiare sul Mincio, magari navigarlo, e a meravigliarmi ancora nella Sala dei Giganti. E tu sei stato a Mantova?
Bruna Athena
Il cielo quando ci siamo stati noi non era esattamente come quello delle tue foto 😀 in ogni caso, la città ci ha conquistati con le sue bellezze 🙂
Sì, devo tornare assolutamente! Guarda, con il clima sono stata fortuna: sia a Mantova che a Verona c’era sole e faceva caldo.
La sbriciolona non sono riuscito a provarla, ma mi ha incuriosito parecchio.
Narrabondo
Purtroppo io non posso proprio assaggiarla, ma mi hanno detto che è buona!
Se ritorni a Mantova, andiamoci insieme: l´ ho Vista un paio di Volte tanto tempo fa e volevo ritornarci questa primavera ma, causa cambiamento della sede lavorativa (facendo la pendolare) e relativi orari, mi e´ saltato il tutto.
La segno in Agenda: devo assolutamente ritornare al Palazzo Ducale! 🙂
Sì sì, va visto: gli affreschi sono bellissimi!