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Dragon Hoops, Gene Luen Yang

Dragon Hoops, Gene Luen Yang

Dragon Hoops è la storia di uno sport e di una nazione, che dimostra che il basket è stato ed è ancora un elemento di aggregazione culturale e di riscatto sociale.

Oggi ti parlo di Dragon Hoops, una graphic novel in libreria per Tunué dal 15 ottobre 2020.

È una storia che ho desiderato leggere, non appena mi è giunta la notizia della sua pubblicazione, nella convinzione che avrebbe contribuito ad arricchire di colori il (mio) quadro degli Stati Uniti d’America attraverso diverse forme di letteratura.

Dragon Hoops: storia dei Dragons

L’autore di Dragon Hoops è Gene Luen Yang, fumettista americano di origine cinese, che per diversi anni ha insegnato Informatica presso la Bishop O’Dowd High School di Oakland, in California.

Questa graphic novel è la storia della squadra di basket della O’Dowd, la squadra dei Dragons. Gene Luen Yang la scrive, nonostante sia tutto tranne che uno sportivo, e dà voce a decenni di allenamenti, partite, vittorie e sconfitte che fanno parte del passato di una scuola, della California e anche di una nazione intera.

Dragon Hoops ripercorre le tappe salienti della tormentata vicenda dei Dragons, ragazzi di una squadra agguerrita e caparbia, che fatica parecchio prima di riuscire ad ottenere il più ambito trofeo della California.

Yang segue ogni membro del team, componendo una sorta di “romanzo corale” e dimostrando che ogni singolo fa la sua parte, nel gioco come nella Storia, grazie al proprio vissuto e alla propria ambizione.

Ne è venuto fuori un fumetto avvincente, emozionante e arricchente.

Storia di uno sport e di una nazione: perché leggere Dragon Hoops

Credo che Dragon Hoops sia molto di più che una storia per appassionati di sport, in genere, e di basket, nello specifico. Per quel che mi riguarda, è adatta a tutte le persone curiose di conoscere ogni aspetto culturale di un paese, grazie a vicende di vittoria e di sconfitta.

Personalmente, conosco poco della pallacanestro. Il più delle volte, sono come una piccola Yang: mi piace guardare gli altri che praticano sport più che praticarlo io stessa.

Come ho scritto al principio, sentivo che Dragon Hoops mi avrebbe fornito ulteriori dettagli da aggiungere al degli USA, che sto componendo grazie a romanzi, saggi, poesie, fumetti.

Ebbene, non mi sono sbagliata e la sua lettura mi ha coinvolta e arricchita.

Sebbene il filo narrativo maestro segua la storia dei Dragons e dei suoi membri attuali (rispetto al tempo in cui Yang ha scritto e disegnato il fumetto, per cui dobbiamo risalire almeno al 2015), i riferimenti storici alla nascita e alla diffusione del basket sono frequenti.

Grazie ai suddetti riferimenti, possiamo conoscere James Naismith, il professore di educazione fisica che inventò nel 1891 a Springfiled, nel Massachusetts, un gioco per intrattenere una classe di adulti troppo turbolenti.

Sappiamo di come e quando questo sport è passato alle donne, come furono estromessi gli afroamericani dal gioco e di come, infine, il basket sia stato (e sia ancora!) un elemento di aggregazione culturale e di riscatto sociale.

Credo che le graphic novel posseggano una marcia in più, rispetto alla narrativa ordinaria. Il disegno ha quell’immediatezza che rende superflui i giri di parole e permette a qualsiasi lettore di emozionarsi volgendo un solo sguardo alla pagina.

La bravura del fumettista, però, consiste anche nel saper intrecciare i fili narrativi, così da regalare al lettore una storia che sfiora le problematiche della discriminazione razziale e di genere e che fa volare tutti verso la vittoria. Credo che Yang detenga questa preziosa abilità.

A presto,

Bruna Athena

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