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Visita ai Musei Capitolini di Roma

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Hai mai fatto visita ai Musei Capitolini di Roma? Ci sono stata nell’ottobre del 2021, poiché avevo voglia di tornare a Roma e vedere qualcosa di bello. Ad onor del vero, avevo desiderio di vedere la Galleria Borghese, ma non è stato possibile. Così ho scelto i Musei Capitolini come “ripiego”. E che ripiego!

Di sicuro è uno dei siti di Roma che andrebbero visitati almeno una volta. Ti do qualche informazione sulla visita e ti mostro le opere che ho amato di più.

Cosa c’è da vedere nei Musei Capitolini

I Musei Capitolini sono tra i più antichi nati in Italia, forse persino in Europa. Il primo gruppo di opere conservate fu selezionato nel Quattrocento.

Il complesso, infatti, è molto ampio. Si tratta di uno di quei musei in cui c’è da trascorrere davvero molto tempo. Be’, dipende anche da quali sono i tuoi reali interessi.

[Personalmente, sono un’osservatrice molto selettiva. Nei contesti molto grandi, in genere, seleziono le sale, i palazzi, le collezioni che più mi interessano. Ragion per cui, spesso le mie visite sono anche più brevi di quanto dovrebbero essere, almeno sulla carta.

Sala degli Orazi e dei Curiazi, Appartamento dei Conservatori

Magari ciò fa storcere il naso a qualcuno, ma sono molto onesta con me stessa. Non desidero soffermarmi lì dove so che non c’è nulla che sia in grado di far vibrare alcune mie corde: vibro o non vibro. Preferisco non perder tempo e dedicarmi a ciò che con più probabilità susciterà in me stupore.]

Sala degli Arazzi, Appartamento dei Conservatori

Fatto il preambolo, per darti un’idea quanto meno della vastità dei Musei Capitolini, ecco quali sono le sezioni visitabili:

  • Appartamento dei Conservatori;
  • Museo del Palazzo dei Conservatori;
  • Pinacoteca Capitolina;
  • Palazzo Clementino Caffarelli;
  • Palazzo Nuovo;
  • Tabularim;
  • Medagliere capitoloni;
  • Galleria Lapidaria.

Ora ti mostro qualcosa, quel che ho desiderato vedere e ho apprezzato di più. In primis, la Sala degli Orazi e dei Curiazi, affrescata, e la Sala degli Arazzi, nell’Appartamento dei Conservatori.

E ancora – i soggetti che preferisco – le opere del Palazzo dei Conservatori: sopra tutti, il Commodo Ercole conservato nelle Sale degli Horti Lamiani, e il Mursia delle Sale degli Horti del Mecenate.

Una sala molto bella, sia per come è stata realizzata sia per le opere che conserva, è la Sala dell’Esedra di Marco Aurelio. Qui puoi ammirare la Lupa Capitolina e, per l’appunto, la statua equestre di Marco Aurelio, la statua bronzea di Costantino – tra le tante altre opere.

La possente statua di Marco Aurelio, un tempo, si trovava nella piazza del Campidoglio. Attualmente, nella piazza c’è una sua copia. Lo scambio, come puoi intuire, è stato voluto per preservare l’opera originale. Nella stessa Sala dell’Esedra, è stato allestito una sorta di recinto per isolare i resti del Tempio di Giove Capitolino. È un ambiente molto contemporaneo che ospita ciò che è antico: questo “sposalizio” non m’è dispiaciuto.

Non ho visitato la pinacoteca né il Palazzo Clementino Caffarelli, ma ho voluto concentrarmi sul Palazzo Nuovo. Già è notevole il cortile, come vedi nella foto qui in basso.

E l’atrio, direi, non è da meno. Non ho potuto evitare di fotografare la mia cara dea! C’è da dire che non c’è stato quasi nulla che non abbia amato del Palazzo Nuovo. La mia predilezione per la scultura è risaputa, come è nota quella per il mondo classico (greco e romano).

Credo che, in assoluto, la Galleria sia stata la sezione che ho preferito di più. Essa, infatti, comprende numerosi soggetti e, di questi, cito l’Eros che inarca l’arco – chissà chi ha fatto innamorare?! -, copia di un originale di Lisippo.

Però il vero e proprio moto di stupore, anche questa volta, è stato suscitato da un’altra visione al femminile. Be’, dovrei dire dall’esemplare (quanto meno antico) della femminilità per antonomasia: la Venere Capitolina. La statua è collocata all’interno del Gabinetto di Venere, una piccola stanza di un incantevole verde acqua.

Il contesto è azzeccato, l’effetto nel suo complesso è straordinario: vederla all’improvviso, senza aspettarmela, mi ha strappato un gridolino di stupore. Dire che la Venere Capitolina è stupenda è dire poco.

Attraversando la Galleria Lapidaria, si giunge a quel che resta del Tabularium. L’edificio fungeva da archivio di stato e dà sul Foro. Il panorama, in effetti, è notevole.

Dove si trovano i Musei Capitolini

I Musei Capitolini si trovano al Campidoglio. Per raggiungerli, ho preso la metro B fino a Colosseo e poi ho proseguito a piedi lungo i Fori Romani. Seguendo le indicazioni di Google Maps, ho risalito il colle fino al Campidoglio. Dalla stazione di Termini, questo è il percorso più semplice da seguire che ti porta a destinazione in 20 minuti circa.

Musei Capitolini: biglietti e orari

Ecco quanto costa il biglietto dei Musei Capitolini:

  • biglietto intero 11,5€;
  • biglietto ridotto 9,50€;
  • 1€ in più con prevendita (online o presso la biglietteria per i giorni a seguire, solo con carta di credito);
  • sulle tariffe, i residenti a Roma godono di uno sconto di 1€ sui biglietti.

Per verificare quali sono le agevolazioni e le tariffe per i biglietti cumulativi, ti consiglio di consultare il sito web ufficiale. Ora, ecco gli orari di apertura:

  • dal lunedì alla domenica, dalle 9.30-19.30;
  • 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00;
  • chiuso 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre.

Be’, direi che ora hai un bel po’ di informazioni sui Musei Capitolini. A me sono piaciuti davvero molto e non escludo, magari fra qualche tempo, anche di ritornarci. Ci sei stato? Pensi di visitarli prima o poi? A presto,

Bruna Athena

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