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Tre lezioni (utili) per web copywriter dal 2022

lezioni per web copywriter

Nella vita non si smette mai d’imparare, vero? Si impara addirittura a infrangere le regole. Tant’è, il titolo di questo blog post è davvero poco SEO friendly. Lo è per mia stessa volontà: questo è un resoconto annuale, sotto le spoglie di “lezioni” utili per il lavoro – e per la vita in generale, volendo.

Hai bisogno del mio resoconto del 2022? No. Però so che, tutti indistintamente, abbiamo bisogno di confrontarci con altre persone: per schiarirsi le idee, dare una spinta all’autostima, focalizzare meglio l’attenzione anche sugli gli errori commessi.

Ed ecco il frutto di tante riflessioni ed esperienze di questo lungo e breve, doloroso ed entusiasmante 2022. Riguarda il copywriting e qualcosa di strettamente correlato: l’essere un copywriter, con tutto ciò che tale status comporta.

Gli insegnamenti del 2022 per la web copywriter che dunque sono

Pontificare non mi piace. Sia per principio sia perché lo fanno già in troppi e la folla non mi è mai andata a genio. Mi pongo solo un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso: creare l’occasione per riflettere insieme. Le “lezioni” che seguono vanno intese così: sono consigli per me stessa, ma magari potranno essere utili anche per te.

Lezione 1: impara a incanalare l’energia

Comincio dal principio. Le reazioni ai fulmini a ciel sereno possono essere le più disparate. Il mio 2022 è iniziato con il botto e ho appurato che la mia reazione è stata una vera e propria esplosione di energia, un modo per riempire il vuoto.

Ho lasciato che questa grande onda energetica mi impegnasse in tante attività che ho sempre amato fare o desiderato svolgere da tempo. Purtroppo, ho esagerato.

Ma ho poi compreso che stavo cercando di ripararmi da una tempesta che andava solo attraversata.

Ho allontanando l’attenzione dal lavoro, mi sono data a un mucchio di hobby, se così possiamo chiamarli.

Acquisita la consapevolezza di tutto ciò, ho fatto ordine: ho iniziato a incanalare l’energia, ho conservato alcune attività di piacere e ho ripreso a concentrarmi sul lavoro – anche perché chi non lavora…

La ruota ha ripreso a girare. Chiaro, ho dovuto lasciare qualcosa indietro, ma ciò non mi turba: ogni cosa viene a suo tempo. Ho iniziato anche ad apprezzare meglio il gusto della lentezza.

Lezione 2: chi non risica non rosica

Nessuna novità, in fin dei conti. Ma periodicamente bisogna riscoprire il valore di quelle piccole forme di audacia che smuovono le acque, spezzano i circoli viziosi. A volte capita di adagiarsi su ciò che sia ha e si dimentica che si è stati in grado di fare “grandi cose”.

Bene ricordarlo: la fortuna aiuta gli audaci. Ho imparato (di nuovo) che farsi vedere un po’ di più è un rischio ed è anche un’opportunità.

Diciamolo: i rischi fanno parte del gioco e, se non esistessero, verrebbe meno anche l’adrenalina. Le opportunità cascano dal cielo molto di rado. Il più delle volte bisogna contribuire a crearle e, questa, è davvero una lezione che si rinnova con costanza.

Lezione 3: non trascurare gli indizi rivelatori

E a proposito di ruota che gira, da un punto di vista lavorativo l’anno 2022 è stato molto intenso, nonostante l’andamento altalenante. Ci sono state collaborazioni brevi e neutre; continuative e soddisfacenti per ogni parte coinvolta; brevi e molto deludenti. Ma questo succede a tutti, no?

Voglio cambiare prospettiva sulle esperienze deludenti. Senza essere moralista, affermo: l’errore è stato mio, ogni volta. Mi spiego meglio. La colpa è stata mia perché sono stata ingenua e avrei potuto intuire quale sarebbe stato l’andamento delle cose, se solo avessi dato retta agli indizi e avessi agito assecondando le mie intuizioni.

Non posso (più) lamentarmi di aver pagato le conseguenze dell’arroganza, dell’ignoranza e dell’indecisione altrui.

Un collaboratore saccente ti considera un sottoposto: presto o tardi, avrà voglia di fare il martello con l’incudine.

Si darà arie da “capo”, non si assumerà le sue responsabilità e ti renderà colpevole di tutto.

Presumibilmente, si dedicherà alla maldicenza. Per evenienza, mi siedo sulla sponda del fiume.

Un potenziale collaboratore/cliente non è tenuto ad avere da me testi di prova, se non pagati, a maggior ragione se presento un portfolio.

Ha poco senso chiedere CV e portfolio, infatti, quando si ha poca voglia di consultare quelle fonti che di me e di come lavoro danno informazioni abbastanza chiare.

Infine, dovremmo farcene una ragione: riuscire a fare Reel “accattivanti” non vuol dire che si comprenda qualcosa di come funziona Google.

Chi conosce e chi sa come si lavora in certi ecosistemi ha il compito di mettere i puntini sulle “i”.

Altrimenti, si rischia – e mi è successo – di mettere il timone in mano a un cieco.

Forse ovvie, sicuramente essenziali. Le 3 lezioni del 2022 mi hanno aperto gli occhi su molti aspetti del mio essere web copywriter. Si vede che era necessario che cascassi in alcune situazioni, affinché capissi. Meglio tardi che mai, no?

Buon 2023!

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